
Tre imprese su quattro ne hanno sentito parlare, ma solo il 13% dei cittadini sa cos’è una comunità energetica rinnovabile.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha varato un’interessante proposta di decreto all’Unione Europea per promuovere l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili tramite le C.E.R., ma a quanto pare di energy sharing, ne sappiamo ancora molto poco.
Di Cosa Parliamo?
Partiamo dalle basi: cosa sono?
Le Comunità Energetiche sono un insieme di soggetti, privati o imprese, che si uniscono per la produzione, la condivisione e lo scambio di energia elettrica prodotta attraverso impianti di energia rinnovabile con l’obiettivo di evitare lo spreco energetico.
Quali sono i vantaggi di una C.E.R.?
I vantaggi sono molteplici: risparmio in bolletta, riduzione dell’inquinamento e maggiore indipendenza energetica.
Quali incentivi sono previsti?
La proposta governativa prevede due misure principali:
- Un incentivo per coloro che aderiscono alle comunità energetiche
- Un finanziamento a fondo perduto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per coprire fino al 40% i costi dei nuovi impianti (o di potenziamento di quelli esistenti) per i Comuni fino a 5.000 abitanti, con potenza massima di 1 megawatt per impianto.
Le agevolazioni sono distinte in tre fasce in base alla potenza dell’impianto, con un mix di tariffe fisse e premi variabili che massimizzano i benefici. È previsto anche un fattore di correzione geografica per garantire equità su tutto il territorio nazionale.
Un’opportunità interessante per contribuire alla sostenibilità energetica e al futuro del nostro pianeta, chiamaci per saperne di più!